Descrizione
Buccinasco, 25 aprile 2025
DISCORSO DEL SINDACO RINO PRUITI
Cari cittadini,
Buon 25 Aprile, celebriamo oggi gli 80 anni della Liberazione, liberazione dal nazifascismo!
Buon 25 Aprile! Viva l’Italia antifascista! Viva l’Italia che sceglie la Pace!
In questa giornata così importante per tutti noi, oggi, 25 aprile 2025, le emozioni e le riflessioni si moltiplicano, si fanno più intense e insistenti.
Abbiamo aperto la giornata osservando un doveroso minuto di silenzio in ricordo di Papa Francesco, che ha lasciato questa terra il 21 aprile. Credo di condividere il pensiero di molti, credenti e non credenti: nei 12 anni del suo pontificato, Papa Francesco è stato un punto di riferimento per molti, per la sua vicinanza ai più fragili, ai poveri, ai popoli colpiti dalla guerra. Per loro, fino all’ultimo, ha invocato la Pace.
L’ha invocata invano. E domani, ai grandi della terra che presenzieranno ai suoi funerali, questo messaggio dovremmo ricordarlo a gran voce. Non possiamo sopportare le ipocrisie di queste ore, i pianti per papa Francesco da parte di chi concretamente non sta lavorando per la Pace, non sta costruendo ponti.
Noi oggi, qui, in questa giornata di festa, nella nostra Pasqua civile, anche pensando a Papa Francesco vogliamo festeggiare. Anzi, dobbiamo festeggiare. Anche in suo ricordo.
Perché il 25 Aprile è una festa di Pace. Di Pace, di rinascita e di ricordo di tutte e tutti coloro che in tanti casi hanno sacrificato la propria vita e la propria giovinezza per un Paese finalmente libero e liberato, come ci ricorda l’appello dell’ANPI nazionale: antifasciste, antifascisti, partigiane, partigiani, staffette, lavoratrici, lavoratori, deportate, deportati, internati, militari, forze dell’ordine, religiose e religiosi.
Vi ringrazio per essere qui oggi presenti, ragazze e ragazzi del Consiglio comunale, istituzioni e cittadini, la Giunta e i consiglieri comunali, l’ANPI di Buccinasco sez. Fulvio Formenti. Ringrazio la parrocchia di Romano Banco, con cui ieri abbiamo ricordato insieme i Caduti delle guerre con la Santa Messa. Ringrazio i Carabinieri, la Polizia locale e la Protezione Civile, gli Alpini, i Marinai d’Italia, la Banda Civica G. Verdi, le associazioni di Buccinasco, i partiti politici.
Ringrazio chi, con noi, ha organizzato momenti di memoria, ieri sera il concerto Canzoni in libertà con gli allievi delle Scuole Civiche di Musica di Buccinasco e Peschiera Borromeo.
Con la Biblioteca e l’ANPI, invece, domani conosceremo la storia della partigiana Sandra Gilardelli che oggi pomeriggio parteciperà alla manifestazione nazionale a Milano: alle 17 verrà presentato un libro scritto con la giornalista Jessica Chia.
E andremo il 17 maggio al Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema, dove il 12 agosto 1944 furono massacrate 560 persone dai nazifascisti, tra cui molti bambini.
E ancora torna questa parola, Pace. Pace che significa anche giustizia sociale, democrazia, diritti di tutti, condivisione di valori precisi e non negoziabili, e di un sistema di regole (quello messo a punto nella Costituzione) che ci vincolano reciprocamente a vivere nella dimensione pubblica una speranza collettiva di coesione e giustizia.
Come ripeto ogni anno il 25 Aprile è per me, da sempre, una giornata speciale e una ricorrenza irrinunciabile.
Talvolta penso che il fatto che questa giornata, che io considero la ricorrenza più importante nella storia del nostro Paese, cada proprio nel giorno del mio compleanno, mi abbia restituito un senso di grande responsabilità nel lavorare, affinché la sua memoria, il suo ricordo e i suoi valori, vengano mantenuti vivi dentro e intorno a me.
Il 25 aprile è quindi , per me, anche un fatto personale, lo sento da sempre come parte di me.
E oggi, come e più di ieri, sento l’urgenza di onorare la memoria del 25 aprile, come dovere morale, per rilanciare i valori della Resistenza, dell’antifascismo, della nostra Repubblica antifascista, della nostra Costituzione democratica e antifascista.
Chi non pronuncia mai la parola antifascismo rischia di umiliarne la memoria.
La Resistenza e la guerra di Liberazione sono stati la dimostrazione che uomini e donne possono superare il cinismo che si fa rassegnazione, se si sentono chiamati a battersi per il bene sociale, se partecipano con passione, se credono in una giustizia che regola la convivenza, garantendo dignità della persona, uguaglianza e rispetto della libertà.
La Resistenza è stata una straordinaria vicenda di vite dedicate con speranza, coraggio e altruismo all’affermazione di ideali altissimi, giunti sino a noi, dopo la Liberazione, con i principi della Costituzione. A partire dal principio dell’uguaglianza tra i cittadini e della centralità della dignità di ogni persona.
Riconoscere questi principi è la condizione per affermare l’importanza assoluta dei diritti inalienabili dell’uomo e allo stesso tempo per costruire una società in cui tutti sono partecipi di una speranza collettiva; speranza di cui, oggi più che mai, per i giovani, per i lavoratori, per chi è in difficoltà, sentiamo fortissimo il bisogno.
Il compito della politica è quello di raccogliere questa aspirazione, che ci è stata trasmessa dai combattenti per la Libertà e dai padri fondatori della Repubblica. E oggi come allora la politica è chiamata a interpretare le grandi questioni e ad affrontare i problemi che in ogni epoca si presentano, ancor più nella dimensione globalizzata della difficile attualità che viviamo: come ricercare e realizzare la giustizia sociale; come associare etica, responsabilità e aspirazioni; come mettere in relazione e far dialogare le diverse identità e culture.
Sino a giungere a quel traguardo, intravisto con coraggio e inseguito con doloroso sacrificio da tutti quelli che hanno messo in gioco le loro vite per rendere libere le vite di tutti noi: ricomporre il legame indispensabile tra la politica e la moralità, tra lo Stato e l’interesse del popolo, drammaticamente negato nell'esperienza della dittatura fascista.
Rino Pruiti
Sindaco di Buccinasco
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Ultimo aggiornamento: 25 aprile 2025, 15:04